Uno dei problemi che nel corso della sua esistenza ha dovuto, più volte, affrontare la Sezione, è stato quello della sede, ovvero di una struttura ove effettuare le proprie riunioni e depositare il materiale di proprietà; purtroppo fino alla seconda metà degli anni ’80 l’unica soluzione era quella di ricorrere a strutture prese in locazione, con tutte le incertezze per il futuro che ciò comportava e nell’impossibilità di effettuare rilevanti migliorie o adattamenti.
Nel 1985 dalla Sezione partì la proposta di edificare una sede autonoma alla periferia del capoluogo ossolano, in località Boschetto, dove avrebbe trovato posto un Centro di Soccorso Ossolano dotato di eliporto e con funzioni di base e supporto per gli organismi locali di soccorso e Protezione Civile; la proposta non poté concretizzarsi per diverse ragioni di carattere esterno alla volontà della Sezione e si rese quindi necessario trovare una soluzione di tipo diverso, anche per l’ormai manifesta insufficienza dei locali di Piazza Mercato che ospitavano la sede.
Tra le soluzioni prospettate nel corso dell’assemblea annuale dei Soci del gennaio ’88, venne individuata quella dell’acquisto e successiva sistemazione di uno stabile e della circostante area siti nel capoluogo ossolano, al n. 9 di via Spezia; una serie di iniziative rivolte ai Soci e simpatizzanti hanno consentito di acquisire la struttura, superando difficoltà burocratiche e finanziarie, e di avviare i lavori di ristrutturazione ridando una veste dignitosa all’edificio e all’ingresso, anche con il contributo del lavoro volontario di Alpini ed Amici dell’Associazione.
Da ricordare, come convinti promotori della realizzazione della Casa dell’Alpino Ossolano, il compianto cav. Alberto Vadi, Vice Presidente onorario della Sezione, e Mario Buschi, un imprenditore che operò lungamente in terra africana portando anche a termine iniziative di grande importanza, il quale sostenne moralmente ed economicamente il progetto di una Sede per tutte le Penne Nere ossolane.
L’immobile è costituito da una costruzione a due piani, con annesso scantinato, e di un ampio capannone comunicante con la casa stessa, con terreno antistante per un’estensione complessiva di oltre 600 metri quadrati; i lavori di pulizia e sistemazione di quanto esistente hanno consentito di ricavare una tavernetta nello scantinato, mentre al piano terra hanno trovato posto la sala riunioni del Consiglio Sezionale, i servizi e, accanto, il moderno e accogliente salone polifunzionale; al primo piano oltre agli uffici di segreteria trova giusta collocazione il Museo dell’Alpino Ossolano. Al secondo piano vi si trovano come sede logistica la Fanfara Alpina Ossolana ed il Gruppo di Domodossola.
Anche l’area antistante ha rifatto il look, come si conviene all’ingresso di una sede sezionale che è diventata la “Casa dell’Alpino Ossolano”, cioè di tutte le Penne nere in congedo della nostra Sezione.
Presso la sede si riunisce ogni martedì sera il Consiglio Sezionale, vi sono ospitate le assemblee annuali dei Soci, si effettuano incontri e riunioni associative e dei sodalizi legati all’A.N.A., tra cui quello che ha ormai per tradizione luogo dopo la cerimonia religiosa, celebrata presso la vicina chiesa della Madonna della Neve, in occasione della ricorrenza della Fondazione delle Truppe Alpine, presenti le rappresentanze dei vari Gruppi.
Nonostante la sede sia già ampiamente ed opportunamente utilizzata, l’inaugurazione della “Casa dell’Alpino Ossolano” è stata inserita nelle celebrazioni de1 70° di costituzione della Sezione A.N.A. di Domodossola, come tappa significativa di un cammino condotto insieme da generazioni di Penne nere ossolane.
La “Casa dell’Alpino Ossolano”, che dispone anche di telefono con numero (0324) 44434, è solitamente aperta ogni martedì sera e sabato mattina.